Furti d’identità: l’importanza di distruggere i documenti cartacei in modo sicuro e certificato
La legge definisce il furto d’identità come un crimine volto all’occultamento, totale o parziale, della propria identità attraverso l’utilizzo indebito di dati concernenti l’identità e il reddito di un altro soggetto.
Partiamo dal presupposto che il furto d’identità non solo è una pratica eticamente scorretta, ma è un vero e proprio reato.
Come viene regolato dal codice penale
Tuttavia il Codice penale vigente non prevede una specifica norma incriminatrice, non vi dedica un articolo ad hoc, ma esso è ricavabile da diversi dettati normativi.
La condotta di colui che commette un furto d’identità digitale (o informatica), dunque, possiamo astrattamente farla rientrare in due ipotesi delittuose:
- l reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.)
- Il reato di frode informatica (art. 640ter, comma 3, c.p.).
Il reato di sostituzione di persona è disciplinato dall’articolo 494 del codice penale, che stabilisce:
“Chiunque, al fine di procurare a sé o agli altri un vantaggio o di recare agli altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o agli altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino a un anno.”
Dunque nel reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.), il furto d’identità consiste nel sostituirsi illegittimamente ad un’altra persona e di nascosto con il fine di indurre gli altri in errore e quindi ricavarne un vantaggio personale non necessariamente economico o procurare un danno alla persona sostituita.
Per integrare il reato è sufficiente che l’autore del reato realizzi una delle diverse condotte previste e non sussiste concorso tra le diverse condotte.
Il fatto costitutivo del delitto consiste nell’indurre qualcuno in errore attraverso una delle quattro condotte indicate tassativamente dall’articolo 494 del codice penale:
- sostituzione illegittima della propria all’altrui persona;
- attribuzione a sé o altri di un falso nome;
- attribuzione a sé o altri un falso stato, la posizione civile o politica del soggetto, cittadinanza, capacità di agire;
- attribuzione a sé o altri di una qualità alla quale la legge attribuisce effetti giuridici.
Tale reato è purtroppo ancora poco conosciuto a causa di una ingiustificata disinformazione, ma si tratta di un illecito particolarmente infido e in costante aumento. Secondo le ultime statistiche, l’Italia è un paese molto vulnerabile in questo ambito, contando più di 25.000 casi di furti di identità per un valore totale di oltre 200 milioni di euro.
Phishing, Spamming, Vishing
La digitalizzazione ha contribuito ad aumentare la varietà delle tecniche utilizzate dai malviventi nell’operazione di sottrazione di identità. Phishing, Spamming e Vishing sono soltanto alcune delle modalità di furto che coinvolgono il web e i dispositivi che utilizziamo quotidianamente. Tutto ciò impone alle persone di navigare con cautela su internet e di fare attenzione ogni qual volta arrivino sms o email in cui siano richiesti dati personali.
Cos’è il Trashing?
Esistono però anche dei metodi più tradizionali e maggiormente accessibili come il Trashing e il Dumpster diving, cioè l’utilizzo di informazioni sensibili sottraendo la documentazione (estratti conto, bollette, appunti personali) dalla spazzatura, da cassonetti e da discariche.
Aziende e privati cittadini sono il più delle volte convinti che basti sminuzzare manualmente i documenti o affidarli ad un classico distruggidocumenti da ufficio. Purtroppo questa non è una scelta del tutto sicura per la privacy personale e, nel caso delle aziende, dei propri dipendenti, clienti e fornitori.
Ciò perché sono facilmente reperibili alcuni software capaci di ricongiungere le strisce di carta, ricostituendo il documento originario. La nascita dei software è collegata ad un intento benevolo, cioè quello di supportare le imprese nel recupero di materiale cartaceo erroneamente eliminato. Tuttavia questo strumento, nelle mani dei ladri d’identità, può diventare qualcosa di davvero pericoloso.
Perché affidarsi ad una ditta specializzata di Distruzione Documenti
Detto ciò è perfettamente comprensibile quanto sia importante affidarsi ad una ditta specializzata e certificata nello smaltimento dei documenti. Il processo di distruzione di documentazione contenente dati sensibili avviene sul luogo in cui il materiale è conservato, attraverso mezzi mobili che riescono ad eliminare fino a 1000kg in un’ora di documenti, faldoni, archivi, hard disk, chiavette USB e Cd.
Il sistema è totalmente sicuro per la privacy poiché il mezzo annulla qualsiasi possibilità di smarrimento o furto, frammentando la carta in maniera tale da rendere impraticabile qualsiasi recupero. Il processo di distruzione avviene inoltre sotto la supervisione del proprietario dei documenti o dell’addetto aziendale.
Specialista nella distruzione professionale di materiali contenenti informazioni riservate è Distruzione Documenti, prima impresa italiana ad offrire questo tipo di servizio. Dotata delle migliori certificazioni del settore, l’azienda fa parte di associazioni e reti internazionali che operano nel settore della cancellazione dati, e rispetta le nuove disposizioni della Commissione europea in merito alla protezione dei dati personali dei cittadini dell’Unione.
Distruzione Documenti si occupa non soltanto della distruzione di documentazione e archivi aziendali, ma anche dell’eliminazione di file da computer, hard disk e smartphone, riportando i dispositivi al loro status iniziale.